Il 19 giugno 2019, dirigenti di aziende retail leader di mercato si sono dati appuntamento a Milano per partecipare alla cena di inaugurazione della Italian Group Discussion Dinner di Mercaux. La prima di una serie di iniziative che Mercaux promuoverà, l’evento ha riscosso molto successo favorendo interessanti conversazioni sulla tematica dello “Store of the Future”, il Negozio del Futuro.
Nike, Armani, La Martina, Roberto Cavalli, Zenith, Paul & Shark, Pupa Milano e Boggi Milano hanno espresso opinioni e idee sui fattori determinanti nel delineamento futuro dei punti vendita tradizionali e, in sostanza, dell’esperienza dei clienti.
La visione su come apparirà il Negozio del futuro è universalmente condivisa: un luogo in cui tecnologie applicate con criterio sosterranno e si coniugheranno perfettamente al contributo offerto dai commessi, consentendo ai retailer di migliorare il percorso di acquisto del cliente trasformandolo in un’esperienza pienamente personalizzata, arricchente e coinvolgente.
I retailer come realizzeranno tale vision per creare il Negozio del futuro? La questione è complessa. Sebbene alcuni aspetti siano specifici di alcuni retailer, nel corso della cena sono state discusse numerose problematiche comuni nel settore. Continua a leggere:
Principali gruppi di clienti
I retailer comprendono la necessità di disporre di tecnologia in negozio in quanto determinante per i clienti più giovani – principale target demografico per la crescita futura. Come possono però implementare tale approccio innovativo gestendo al contempo la generazione più adulta e meno tecnologica?
La discussione si è focalizzata sul motivo per il quale vengono considerate determinate tecnologie. Rappresentano un vantaggio per il retailer perché attirano nuovi clienti in negozio o perché migliorano l’esperienza dei clienti? La discussione si è soffermata su come la tecnologia possa essere introdotta solo in quanto tecnologia. Ovvero, alcuni retailer hanno sentito l’esigenza di investire nella tecnologia semplicemente per uniformarsi a ciò che fanno gli altri, a tutti gli interventi nelle conferenze e agli articoli pubblicati in riviste del settore.
La tecnologia deve avere un obiettivo e se permette ai commessi di fornire ai clienti, giovani o meno, un livello superiore di servizio, diventa un valore aggiunto in negozio.
Mancanza di tempo da dedicare all’innovazione
Da quanto è emerso dalla conversazione, un altro ostacolo all’innovazione è la mancanza di tempo. Di certo, tutta questa tecnologia richiederà ingenti risorse interne in termini di gestione, integrazione, implementazione e formazione del personale.
Il lavoro di tutti i giorni assorbe già molto tempo e notevoli risorse. Sebbene i retailer siano più che consapevoli dei vantaggi derivanti dall’integrazione di nuove tecnologie, non dispongono di tempo sufficiente da dedicare all’intero processo: dall’identificazione del partner ideale all’allineamento interno fino all’implementazione. Sembrano bloccati tra le crescenti aspettative di vendita della dirigenza e la mancanza di tempo per implementare le tecnologie per il negozio del futuro – funzionali a generare tale aumento delle vendite.
I retailer vorrebbero che fosse questo il principio guida dei fornitori di tecnologia al momento di valutare possibili collaborazioni. Lo stesso principio che Mercaux ha adottato fin dalla fondazione dell’azienda, consentendo integrazioni estremamente rapide, con minimo dispendio di tempo da parte dei retailer.
Impatto sugli stakeholder
La tecnologia influenza i retailer a ogni livello organizzativo: IT, logistica, assortimento dei prodotti, vendite e gestione degli ordini, fino ad arrivare al coinvolgimento dei clienti.
Nell’attuare strategie che includono diversi stakeholder interni, i retailer si confrontano con la necessità di riunire tutte le parti per proporre l’idea e quindi ottenere l’approvazione per procedere con il progetto. Se ciò non viene attuato in fase iniziale di un progetto, ne conseguono bassi livelli di adozione, processo di implementazione rallentato e potenzialmente addirittura interrotto. La partecipazione di tutti, sebbene necessaria, è anche il fattore che più di qualsiasi altro, può portare i progetti di trasformazione digitale ad arenarsi o persino a interrompersi.
Dieci, vent’anni fa, i retailer si ritrovavano analogamente a dover decidere se investire o meno nella loro presenza online (che si trattasse di un semplice sito o di una piattaforma di e-commerce più avanzata). È evidente che il passaggio odierno a un Negozio digitalizzato del futuro pone questioni analoghe e allo stesso modo dell’e-commerce, il possibile ritorno sull’investimento può risultare elevatissimo.
I retailer in grado di comprendere oggi ciò che è necessario per rimanere competitivi domani sono quelli che riusciranno a superare le sfide grazie alla fiducia nella propria vision e nelle strategie elaborate.
Se sei un retailer operante in Italia e desideri partecipare a future iniziative di Mercaux come la Italian Group Discussion Dinner, non esitare a contattarci.
L'approccio modulare di Mercaux alla trasformazione digitale riduce la complessità. Contattaci per maggiori informazioni su come possiamo aiutarti a creare il Negozio del futuro.